Dall’inizio di quest’anno, nei tg, nei blog degli esperti, sulle riviste specializzate, si è cominciato a parlare sempre più di una sigla che a che fare con il nostro amato televisore: Dvb T2.
Iniziamo facendo subito un po’ di chiarezza:il DVB T2 è l’ultima versione dello standard che regola la modalità di trasmissione televisiva sul digitale terrestre. Si tratta di un sistema che va a migliorare il precedente DVB-T: con il Dvbt2 e relativo codec video HEVC (HighEfficiencyVideoCoding) si potrà arrivare a vedere immagini in Full Ultra HD, ossia con risoluzione dell’immagine in 8K.
Questo standard è diventato obbligatorio anche in Italia da quando la Commissione Europea ha deciso di liberare la banda di trasmissione dei 700 MHz, ovvero le frequenze che vanno dai 694 ai 790 MHz, in vista dell’arrivo del 5G.
È per questo motivo che già da qualche anno (per la precisione dal 1° gennaio 2017) tutti i televisori venduti in Italia devono essere provvisti di un sintonizzatore digitale in grado di supportare il DVB-T2: un processo che si concluderà con lo switch off definitivo a giugno del 2022.
Per rendere meno traumatico questo passaggio, dallo scorso dicembre il Governo ha messo a disposizione dei cittadini un bonus per l’acquisto di un nuovo televisore che rispetti questi requisiti.
I contributo è fissato in 50 euro ed è a disposizione delle famiglie con reddito Isee inferiore ai 20mila euro annui. Qui puoi trovare la l’elenco delle tipologie e marche dei televisori/decoder per i quali si può richiedere il bonus.
Il passaggio in tutta Italia sarà graduale e il Governo ha definito un calendario specifico e graduale che varia da regione a regione.:
Ad oggi, il primo step obbligatorio a livello nazionale, avverrà il 1 settembre 2021, quando, pur restando con il “vecchio standard”, si passerà alle trasmissioni in MPEG-4. In parole povere, da quel giorno in Italia saranno visibili solamente i canali HD (es. canale 501 per Rai 1 HD, 505 per Canale 5 HD e così via) e chi possiede un vecchio televisore o un decoder con DVB-T1 in grado di riprodurre solamente i canali a bassa risoluzione, non riuscirà più a vedere o sentire immagini tv.
Come faccio a capire se il mio televisore dispone dello
standard Dvb T2?
Partiamo dal presupposto che sei hai acquistato la tv dopo il 1° gennaio 2017 puoi stare tranquillo: il modello in tuo possesso dovrebbe supportare sia il DVB-T2 che il codec HEVC/H.265.
In realtà anche alcuni televisori acquistati prima di quella data dovrebbero essere predisposti: per scoprirlo ti basta andare sul sito ufficiale di DGTVi e fare la ricerca del modello nella sezione dedicata.
Per la controprova finale, ti basta fare un paio di rapidi test. La prima cosa da fare è digitare sul telecomando il numero 501 sul telecomando e andare avanti con i successivi canali: se riesci a visualizzare i contenuti con la dicitura “HD”, significa che il tuo tv è predisposto per il segnale ad alta definizione (Hight Definition).
Se invece sullo schermo compare un messaggio di errore, evidentemente il tuo televisore non è compatibile con le trasmissioni in MPEG-4. Non basta però la sola ricezione di questi canali per essere sicuri di disporre supporto al DVB-T2.
Il test decisivo si fa andando sui canali 100 e 200 (dopo aver effettuato un’opportuna risintonizzazione di tutti i canali): se sullo schermo compare la seguente scritta: Test HEVC Main 10, significa che la tua tv è pronta ad entrare nel futuro.
Se hai dubbi o domande e se vuoi informazioni sul tuo vecchio tv o decoder, oppure se vuoi adeguare il tuo impianto di antenna tv puoi contattarci. Un nostro addetto sarà a tua disposizione. Se invece pensi sia arrivato il momento di cambiare tv, ti aspettiamo in negozio dove potrai scegliere tra decine di modelli compatibili con questa nuova tecnologia.